Il testimone di Geova che esce dall'organizzazione religiosa non può chiedere i danni alla Congregazione per l'ostracismo che gli viene dimostrato in seguito. La Cassazione precisa infatti che nello statuto dei testimoni è previsto che all'annuncio pubblico delle “dimissioni” da parte dell'adepto, a questo viene tolto anche il saluto. L'uomo, seguace di Geova, dall'età di 15 anni aveva “amici” solo in quell'ambiente e lamentava una sorta di violazione del suo diritto a mantenere una relazione, i giudici precisano però, che non esiste un diritto in tal senso, pur essendo l'atteggiamento dei testimoni di Geova “socialmente riprovevole”. Questa in estrema sintesi la decisione presa con la sentenza numero 9561 depositata ieri dalla Corte di cassazione.